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Studio di testa di fanciulla |
DISEGNI DI LEONARDO
Galleria degli Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe a Firenze
Agli Uffizi di Firenze si trova il più antico disegno conosciuto di Leonardo che risale a quando aveva ventun anni: è una veduta a volo d'uccello che si apre su una vasta pianura delimitata a sinistra da una cittadella fortificata e a destra da un dosso da cui sgorga una cascata. L'acqua si raccoglie in basso e il paesaggio solcato ed eroso dai corsi d'acqua sembra già lasciar intuire quei processi di lenta trasformazione del territorio che saranno il tema delle ultime riflessioni di Leonardo sulla natura.
Il veloce tratteggio, orizzontale o curvo, con cui sono accennati gli alberi restituisce la percezione atmosferica delle chiome che sembrano vibrare nell'aria e nella luce. Il disegno potrebbe anche essere stato eseguito da Leonardo direttamente sul posto, all'aperto (en plein air) visto che è eseguito a penna senza traccia sottostante, in un giorno d'estate di cui lui stesso ha registrato la data nell'iscrizione in alto a sinistra: "dì di Santa Maria della neve / addì 5 d'aghosto 1473".
Il punto di osservazione corrisponderebbe alle pendici del Monte Albano nei pressi della natia Vinci.
La Testa di fanciulla, vista quasi di profilo, in una posa reclinata, con gli occhi socchiusi e i capelli ondulati che cadono a incorniciare il viso, ricorda la Vergine nella piccola tavoletta dell'Annunciazione al Louvre; mentre il motivo dei Busti di vecchio e di adolescente affrontati si trova già in un foglio di appunti giovanili con Due schizzi di teste di profilo in cui sono messe a confronto le tipologie di un vecchio, dall'espressione aggrottata, e di un giovane visto in scorcio.
Sullo stesso foglio il meccanismo illustrato è un congegno di arresto applicato a una ruota.
Gli Studi di panneggio sono eseguiti secondo una pratica diffusa nelle botteghe fiorentine che consisteva nell'allestire "modelli di figure di terra" su cui venivano sistemati "cenci molli interrati", cioè panni bagnati impregnati di acqua e terra per una migliore modellazione delle pieghe; questi modelli venivano quindi riprodotti a pennello su supporti di tela di lino.
Il Vasari precisa che Leonardo "con pazienza si metteva a ritrargli sopra a certe tele sottilissime" e afferma che "lavorava di nero e bianco con la punta del pennello, che era cosa miracolosa".
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Studio di panneggio per figura inginocchiata |
Gli esempi oggi conosciuti di queste esercitazioni estremamente accurate nella rappresentazione del dato reale (quasi riproduzioni fotografiche), sono distribuiti tra gli Uffizi, il Louvre, il British Museum e altri musei.
La luce incidente investe dall'alto le pieghe che emergono dal fondo uniforme e la resa monocroma dà maggiore rilievo all'alternarsi di zone chiare e scure. Gli studi della figura inginocchiata e di quella seduta risultano in relazione con i personaggi della Vergine e dell'Angelo dell'Annunciazione agli Uffizi.
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Studio di panneggio per figura seduta |
Nello Studio per lo sfondo dell"Adorazione dei Magi" i gradini in primo piano, sottolineati con rialzi di biacca, introducono a uno spazio definito da una rigorosa griglia prospettica; questa determina la costruzione architettonica con pilastri, archi e scalinate in cima alle quali si addensano le figure. Il centro, sotto la copertura a spioventi, è occupato dai cavalieri.
Nel dipinto rimasto incompiuto, che si trova agli Uffizi, Leonardo adotta una soluzione per la resa dello spazio che supera i limiti della prospettiva lineare.
Paesaggio con la veduta dell'Arno |
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Studio per lo sfondo dell'Adorazione dei Magi |
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Due schizzi di teste di profilo e particolari di meccanismi: al centro, un congegno d'arresto applicato a una ruota |
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Studi di macchine: congegno per tendere un arco e cinghia che trasporta recipienti |
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Studi di figure, appunti, congegni meccanici |
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SACRA FAMIGLIA (Sant'Anna, la Madonna e il Bambino con l'agnello) - Leonardo