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SOLA! (1900) Emilio Longoni (1859-1932) Milano, Casa di Lavoro e Patronato per i Ciechi di Guerra della Lombardia Pastello su carta |
Prima di parlarvi dell'artista che ha realizzato questo pastello vi prego di osservarlo attentamente, per godere fino in fondo i meravigliosi effetti cromatici ottenuti con la tecnica divisionista. La tecnica del pastello suggerisce un po' la pittura divisionista, infatti se la guardate da vicino noterete tanti trattini colorati che ricordano i tratti del pastello.
Cli esponenti di questo movimento artistico erano arrivati alla conclusione e si erano convinti, dopo dimostrazioni, che un colore ottenuto mediante l'impasto di due colori puri è meno luminoso e brillante dello stesso colore ottenuto accostando due tinte pure e lasciando che la fusione avvenga a distanza nell'occhio dell'osservatore.
Emilio Longoni nacque a Barlassina, vicino a Milano, nel 1859; di umili origini frequentò i corsi serali all'Accademia di Brera di Milano; nel 1880 con Segantini venne preso sotto contratto dal mercante e pittore Vittore Crubicy de Dragon e tra il 1881 e il 1883 lavorò a stretto contatto con Segantini. Ma una scorrettezza di Crubicy, pare infatti che abbia fatto firmare a Segantini un quadro di Longoni, pose fine a questa unione.
Longoni era anche considerato il pittore degli anarchici, la sua pittura era per la maggior parte a sfondo sociale come quella degli impressionisti, dei macchiaioli e dei movimenti che si susseguirono, espressionisti ecc.
Analizziamo ora questo stupendo pastello che ritrae una figura femminile colta in un atteggiamento di disperato abbandono. La posizione del corpo e delle mani, la luce dell'interno, quella dell'esterno, il riflesso sul tavolo, la disposizione dei fiori e della candela in primo piano, tutto contribuisce a creare un'atmosfera di sconfinata tristezza e di solitudine.
Questo era il sociale di Longoni: questa povera figura, queste povere mani in preghiera esprimono un immenso dolore e catturano emotivamente e rendono partecipe lo spettatore.
Osservate il sapiente uso della tecnica divisionista, il verde ottenuto con accostamenti di trattini di blu e giallo, il viola con trattini di blu e rosso.
Oltre alla tecnica questo pastello è notevole anche per il disegno costruttivo, Longoni era un artista che, come molti altri, non lasciava niente al caso o all'istinto.