Quantcast
Channel: sauvage27
Viewing all articles
Browse latest Browse all 570

CATERINA DE' MEDICI Regina di Francia (Catherine de 'Medici, Queen of France)

$
0
0
  
CATERINA DE'MEDICI

Caterina Maria Romola di Lorenzo de' Medici, meglio nota come Caterina de' Medici (Firenze, 13 aprile 1519 – Castello di Blois, 5 gennaio 1589), fu regina consorte di Francia dal 1547 al 1559 come sposa di Enrico II di Francia.
Figlia di Lorenzo II de' Medici (1492-1519), duca d'Urbino, e di Madeleine de la Tour d'Auvergne (1495-1519), nelle sue vene scorreva sangue francese e italiano. Sembra che il nome Caterina le sia stato dato in memoria di Caterina Sforza, la madre di Giovanni dalle Bande Nere, il quale aveva sposato Maria Salviati, riunendo così i due rami della famiglia Medici.
Sposa di Enrico II, fu madre di Francesco II, Carlo IX, e di Enrico III.
Il suo bisnonno paterno era Lorenzo il Magnifico e il papa Leone X, quindi, era suo prozio.

Prima regina poi Reggente di Francia, Caterina de' Medici è una figura emblematica del XVI secolo. Il suo nome è legato alle guerre di religione contro le quali ha lottato tutta la sua vita. Sostenitrice della tolleranza civile, tentò numerose volte di seguire una politica di conciliazione con l'aiuto dei propri consiglieri.
Una leggenda nera che la perseguita da tempo immemorabile ne ha fatto una persona austera, attaccata al potere e persino malvagia. Caterina de' Medici è stata poco a poco rivalutata dagli storici che oggi riconoscono in lei una delle più grandi regine di Francia. Il suo ruolo nel massacro della notte di San Bartolomeo tuttavia contribuisce ancora oggi a farne una figura controversa.


LA STORIA

Enrico II  re di Francia

La sentinella di ronda sul torrione est del castello di BIois rabbrividiva nel freddo crepuscolo di
gennaio. Le ombre della notte si allungavano sempre più sul parco sottostante; poco più in là, sfumata in una bruma sottile, la Loira scorreva lenta e pigra.
D'improvviso, come a un segnale convenuto, tutte le sale del castello si illuminarono.
Solo una finestra restava ostinatamente buia: dietro i vetri, nell'ombra della stanza, la vecchia sovrana vegliava.
Era quella I'ora più penosa per Caterina de' Medici, l'ora in cui i fantasmi del passato venivano a visitarla.
La sovrana riviveva la sua fanciullezza di orfana aristocratica, contesa dalla corte papale e dalle nobili famiglie toscane, che si disputavano I'onore di avere come ospite la pronipote di Lorenzo il Magnifico. Si rivedeva giovinetta, quando il pana Clemente VII le aveva annunciato che era stata scelta come sposa del Delfino di Francia, Enrico. Era seguito poi il viaggio verso la sua nuova patria, le nozze sontuose, il tenero idillio dei due sposi adolescenti...
Così era incominciata la sua vita di principessa francese.


UNA ITALIANA ALLA CORTE DI FRANCIA

Caterina de' Medici regina di Francia
  
La corte francese l'aveva stupita per la vita brillante che vi si conduceva, sebbene Caterina non
fosse del tutto impreparata al ruolo di futura sovrana. L'educazione ricevuta, infatti, aveva perfezionato in lei le doti naturali di intelligenza, di garbo, di sensibilità artistica.
Francesco I, il grande sovrano amante delle lettere e delle arti, aveva subito apprezzato nella giovane nuora la grazia tutta italiana e la cultura classica che la facevano distinguere fra tutte le dame della corte francese.
Tuttavia la posizione di Caterina non era del tutto invidiabile; il popolo e i cortigiani non l'avevano in eccessiva simpatia: per loro essa rimaneva sempre la straniera
Più tardi, alla morte di Francesco I, anche la sua vita familiare prese una piega sfavorevole. Enrico, succeduto al padre col nome di Enrico II, aveva ereditato, insieme alla corona anche i favori dell'affascinante duchessa Diana di Poitiers, che divenne ben presto la favorita del giovane re.
Pur di non perdere del tutto il marito, Caterina sopportò anche l'umiliazione di una rivale ufficialmente riconosciuta. A questa umiliazione se ne aggiunse ben presto anche un'altra, ancor più dolorosa: a più di tre anni dalle nozze Caterina non aveva ancora dato un erede al trono di Francia. Questo motivo sarebbe stato sufficiente a farla ripudiare.
A questo punto, sola, delusa, ferita nel proprio orgoglio, si vide costretta a difendersi, con qualunque mezzo: alla giovane principessa ricca di grazia si sostituì ben presto una donna dura, inesorabile, spietata.


4.000 CHILI D'ORO PER DIVENTARE MADRE

Diana di Poitiers al Bagno (1571) - François Clouet

In quel periodo, l'uomo del giorno alla corte di Francia era un ambiguo personaggio al quale si attribuivano poteri straordinari: il medico stregone Jean Fernel. Egli doveva questa fama soprattutto alla miracolosa guarigione di Diana di Poitiers da un misterioso male che l'aveva afflitta. Una volta di più, Caterina dimenticò il proprio orgoglio e si rivolse al guaritore della sua rivale. E in realtà i misteriosi filtri del "mago" vinsero la sterilità di Caterina. Jean Fernel venne ricompensato con 100.000 scudi d'oro: una cifra favolosa, se si pensa che equivaleva a circa 4.000 chili d'oro.
Con la nascita del primo figlio, Caterina credette di aver rafforzato la propria posizione a corte
e il proprio prestigio di sposa e di regina. Tuttavia I'influenza della favorita sul sovrano era ben lungi dall'affievolirsi: Diana, ormai matura ma non per questo meno affascinante agli occhi del giovane re, era sempre la più forte. Nel frattempo la Francia cominciò a essere travagliata da gravi dissidi interni.


LA PROFEZIA DI NOSTRADAMUS

Caterina de' Medici e i suoi figli

Inquieta sulle sorti del suo regno, Caterina chiamò a corte un astrologo che sapeva leggere l'avvenire nel corso delle stelle: il famoso Michele Nostradamus.
Il responso fu terribile:- Tuo marito, il re Enrico II, - sentenziò Nostradamus - morirà a quarant'anni vittima di un duello. 
Caterina, malgrado la sua cieca fede nel potere divinatorio dell'astrologia, non poté non sorridere. La profezia le parve assurda, ridicola: per legge infatti nessuno poteva battersi a duello con il re.
Ma ecco che un giorno, durante un torneo, Enrico II venne ferito mentre provava delle armi con Montgomery, suo capitano delle guardie. Era il 10 luglio 1559. Enrico morì dopo undici giorni di atroce agonia. Aveva quarant'anni: l'età della profezia!


ADOTTÒ IL SISTEMA DEGLI STREGONI AFRICANI

Caterina de' Medici, un mattino alle porte del Louvre (massacro di San Bartolomeo)
  
Da allora Caterina condizionò totalmente la sua vita e gli eventi del suo regno alle forze oscure
della magia astrologica. Fece allestire nel suo palazzo di Parigi un osservatorio astronomico e un altro volle che fosse approntato nel suo castello di campagna a Chaumont. Chiamò a corte un altro mago, l'astrologo Cosimo Ruggieri, e divenne ben presto interamente succuba delle sue cupe profezie.

"I tuoi figli Francesco, Carlo ed Enrico - le rivelò Ruggieri - saranno re, ma moriranno in giovane età e in tragiche circostanze. Cattolici e protestanti con le loro lotte di religione inonderanno il tuo regno di sangue. Tu dovrai passare su migliaia di cadaveri se vorrai conservare il regno. Malgrado tutto questo, alla tua morte la tua famiglia perderà il trono".

Di fronte a tali tremende profezie Caterina fu presa dall'ossessione. Trascorreva notti intere a studiare il corso delle stelle per trarne oroscopi che le fornissero l'indicazione degli esorcismi contro un così avverso destino. Ogni sera, nel segreto delle sue stanze, modellava statuette di cera che raffiguravano simbolicamente i suoi nemici. Le esponeva, poi, al calore della fiamma gettando maledizioni, affinché tali nemici fossero distrutti così come il fuoco distruggeva le loro immagini di cera.


LA NOTTE DI SAN BARTOLOMEO

Caterina de' Medici a 65 anni
   
Gli eventi profetizzati dai maghi si avverarono sorprendentemente. I re di Francia Francesco II e Carlo IX, figli di Caterina, perirono ancor giovani di morte violenta. 
La lotta religiosa tra i cattolici e i protestanti ugonotti insanguinò la Francia. Congiure vennero ordite dalle famiglie dei Guisa e dei Borboni per abbattere il dominio di Caterina de'  Medici e dei Valois con i quali ella era imparentata.
Esaltata da una forsennata volontà di non cedere ed esasperata da un destino avverso, pare che Caterina non indietreggiasse di fronte al delitto.

Vicino al palazzo del Louvre c'era una bottega di profumeria gestita da un alchimista, Renato Bianchi. A lui probabilmente si rivolse Caterina per procurarsi i veleni necessari a sopprimere coloro che le insidiavano il trono.
Nel 1572, poi, allarmata per la potenza raggiunta dall'Ammiraglio Coligny, capo degli ugonotti, decise con fredda determinazione la soppressione violenta di tutti gli avversari. Migliaia di ugonotti perirono cosi, trucidati nel sonno, durante la notte del 24 agosto, ricorrenza di San Bartolomeo.

Ma, con il trascorrere degli anni, spaventosi rimorsi sconvolsero l'animo di Caterina. Invano ella
si era ritirata nella pace del castello di Blois, dopo avere ceduto il potere al figlio Enrico III.
Era ormai I'ombra della brillante donna che, un giorno ormai lontano, era stata presentata alla corte di Francia e ben poco era rimasto in lei dell'autoritaria reggente che, dopo la morte del marito, aveva tentato di mantenere almeno una parvenza d'ordine nel paese sconvolto dalle
lotte religiose.
Morì il 5 gennaio 1589 a settant'anni di età, senza aver accanto nessuno della sua famiglia. 
Il figlio Enrico III le sopravvisse di poco e con la sua morte la dinastia dei Valois Angoulême perdette il trono.



Viewing all articles
Browse latest Browse all 570

Trending Articles