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Castello Sforzesco di Milano |
SALA DELLE ASSE
Negli stessi anni in cui dipinge il Cenacolo, Leonardo esegue anche la decorazione della Sala delle Asse al Castello Sforzesco di Milano. Il grande ambiente occupa il pianterreno della torre quadrangolare, situata a nord-est, e doveva essere usato come luogo fresco durante i mesi caldi.
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Un angolo della Sala delle Asse |
Leonardo ideò un complesso decorativo che riproduce uno spazio aperto, nel quale grandi tronchi d'albero si dipartono dalle pareti fino ad estendere le fronde a tutta la superficie della volta, dove danno origine a un fitto pergolato dal complicato disegno.
L'effettiva esecuzione fu probabilmente affidata da Leonardo ad alcuni collaboratori, sulla base però del suo ingegnoso progetto che consisteva nel concepire l'intera decorazione della Sala come sfida nell'imitazione della natura.
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Decorazione pittorica della sala delle asse, con lo stemma degli Sforza al centro del soffitto 1497-1498 (Castello Sforzesco di Milano) |
Il concetto della riproduzione, attraverso la pittura, di uno scenario naturalistico si sovrappone all'intento celebrativo: lo stemma degli Sforza campeggia al centro del soffitto, e
targhe con iscrizioni figurano anche sui pennacchi alla base della volta; ma il tributo a Ludovico il Moro è più significativamente testimoniato dalle piante stesse, che riproducono il gelso-moro con una diretta allusione al duca, oltre che nel nome, nelle qualità correlate di prudenza e saggezza, e nella simbologia politica dell'albero-colonna sul quale si regge lo Stato.
Inoltre, questa visione del mondo vegetale, che nei dettagli morfologici rifletteva gli studi di botanica condotti da Leonardo, si arricchisce di una distintiva componente geometrica, nell'elaborato artificio della volta che simula il pergolato. I rami si incrociano a formare archi acuti e le fronde sono strette da corde che intessono nodi seguendo un virtuosistico schema compositivo.
Il motivo replica le simmetrie geometriche di quegli intrecci emblematici, i "vinci" allusivi al suo proprio nome, che Leonardo elabora nei suoi disegni.
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Lunetta - Particolare della Sala delle Asse |
La lettura delle parti originali si presenta oggi in gran parte compromessa dalle pesanti ridipinture dovute al restauro dei primi anni del Novecento; un successivo intervento, nel 1954, ha permesso di riportare alla luce due ampi frammenti monocromi, eseguiti a pennello sull'intonaco, in cui sono raffigurate grandi radici che crescono insinuandosi tra le rocce spezzandone la struttura stratificata. Doveva dunque essere questa la base dei tronchi che terminano in alto nell'impianto geometrico delle fronde: I'immagine della vita organica e delle forze naturali in atto, capaci allo stesso tempo di generazione e distruzione.
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Castello Sforzesco di Milano |
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