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IL PARCO DI SCHÖNBRUNN (Park of Schönbrunn) - Gustav Klimt

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IL PARCO DI SCHÖNBRUNN (1916) Gustav Klimt (1862-1918)
Collezione privata di Graz  - Olio su tela cm 110 x 110

Gustav Klimt, il pittore che nel 1897 fu tra i fondatori della Secessione viennese e ne divenne la personalità di maggiore spicco, non amava parlare di sé e delle sue idee sull'arte e ancor meno scriverne. Mi pare quindi importante riportare un suo breve scritto, uno dei pochi:

"Sono bravo a dipingere e a disegnare; lo credo io stesso e lo dicono anche gli altri, ma non sono sicuro che sia vero. Di sicuro so soltanto due cose: 

1. Di me non esiste alcun autoritratto. Non m'interessa la mia persona come "oggetto di pittura", m'interessano piuttosto le altre persone, specie se di sesso femminile, ma più ancora le altre forme. Sono convinto che la mia persona non abbia nulla di particolare.
Sono semplicemente un pittore che dipinge tutti i santi giorni, dalla mattina alla sera. Figure e paesaggi, ritratti un po' meno. 

2. Non valgo molto a parlare o a scrivere, tanto meno se devo esprimermi a proposito di me stesso o del mio lavoro. Alla sola idea di dover scrivere una semplice lettera l'angoscia mi attanaglia come il mal di mare. Temo proprio che si debba fare a meno di un mio autoritratto artistico o letterario, ma non è una grande perdita. Chi vuole sapere di più di me, cioè sull'artista, l'unico che vale la pena di conoscere, osservi attentamente i miei dipinti per rintracciarvi chi sono e cosa voglio".

Di lui sono note soprattutto le mirabili figure femminili e i ritratti. Ma, come dice egli stesso, ha dipinto anche paesaggi e giardini pieni di poesia. 
Klimt aveva un modo molto personale di dipingere, che mi ricorda la tecnica del divisionismo. 

In questa veduta del Parco Schönbrunn, fatta nel 1916, i verdi degli alberi sul fondo sono realizzati a trattini che seguono l'andamento delle foglie, su un fondo verde chiaro. 
Il violetto sul verde ha un effetto particolare. 
Il verde è ricavato dal giallo più blu, il viola dal blu più rosso. 
Ora giallo e viola sono complementari, come rosso e verde; quindi questi colori, una volta accostati, si danno luminosità uno con l'altro.
La profondità è risolta per piani piatti, ottenuti con toni che diventano sempre più freddi andando verso il fondo. 
Il taglio della composizione è unico ed originale. S'intravede la linea dell'orizzonte dietro gli alberi; il laghetto forma un angolo molto aperto al cui vertice c'è il basamento di una statua che nasconde il tronco dell'albero in primo piano.
Lo spiraglio di cielo in alto a destra è un rettangolo bianco e blu diviso con un andamento sinuoso. Il cielo si riflette nell'acqua stagnante e aumenta di volume. 
Anche la quantità di verde riflesso aumenta di volume. 
Osservate bene le variazioni di verde riflesso: c'è una fascia che parte da sinistra e si riflette meglio, come se una leggera folata di vento avesse increspato l'acqua sulla destra. 

Per diventare bravi paesaggisti bisogna imparare a osservare tutti i fenomeni della natura, il sole oscurato da una nuvola, il colore delle ombre, il mutevole riflesso dell'acqua, la neve ....


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